L’Arena oggi titola “Angiolino, 76 anni: dopo il trail del Baldo correrà per 144 km intorno al Garda”. Una frase che sembra uscita da un romanzo di avventura, invece è pura, meravigliosa realtà.

Pubblicato il 14 novembre 2025 alle ore 13:34

Angiolino è reduce dal nostro PanoramicTrail, LINK dove si è guadagnato la terza posizione overall nel Grand Prix IUTA. LINK. Ha affrontato i 46 km e 3360 metri di dislivello del Monte Baldo con la tenacia di chi non ha nessuna intenzione di farsi dettare limiti dall’anagrafe. Mentre tutti parlavano della fatica, lui sorrideva. Mentre i più giovani studiavano i passaggi tecnici, lui osservava il Baldo con lo sguardo di uno che sa che certe montagne non si conquistano: si rispettano.

Ed è proprio da quello spirito che nasce il collegamento naturale con la sfida che affronterà domani: la GardaRivieraRun, LINK 144 km di viaggio continuo intorno al lago, un anello d’acqua e asfalto che unisce paesi, orizzonti, energie. Un percorso che racconta un’altra faccia del Garda: non quella verticale e aspra del Baldo, ma quella lunga, fluida, quasi meditativa del giro completo.

Questo evento porta la firma degli amici e alleati, Roberto con i suoi Pacers Gli Originali, che hanno creduto nella nostra filosofia di sport inclusivo, territoriale, comunitario. Per questo motivo US Montebaldo domani non sarà soltanto presente: sarà parte attiva dell’organizzazione gestendo l’intera base vita di Malcesine e, sempre da Malcesine, la partenza della 100 km. Un privilegio, perché significa contribuire a un evento che parla la stessa lingua dei nostri progetti: fatica, comunità, territorio, rispetto.

E qui entra in gioco quella stranezza del destino sportivo che piace tanto: mentre la mia società lavorerà alla base vita, mentre i volontari monteranno il punto caldo di Malcesine, mentre gli atleti passeranno affidandosi alla nostra assistenza… io sarò in gara. Capo area trail IUTA, consigliere nazionale, presidente della Montebaldo e corridore allo stesso tempo: un multitasking che solo il mondo dell’ultra sa trasformare da follia logistica a poesia atletica. Sarò sul percorso per vivere ciò che quotidianamente cerco di costruire per gli altri: un evento in cui ogni atleta si sente accolto, seguito, compreso.

Ed è bello pensare che in un anello così grande, fatto di strade lunghe e silenzi sospesi, ci ritroveremo tutti intrecciati: Angiolino con i suoi 76 anni che scorrono come un romanzo epico, i Pacers che trasformano il lago in un’unica linea di condivisione, la nostra Montebaldo che mette radici a Malcesine, io che alterno due visioni differenti: quella da "pellegrino corridore" e quella da organizzatore. Tutto dentro una stessa, gigantesca storia.

Domani il Garda sarà un’unica pista, un unico respiro, una lunga carezza attorno al suo lago. E in quella carezza troveranno spazio un veterano che sfida il tempo, una piccola società che crede nella forza delle idee, un circuito nazionale – il Grand Prix IUTA – LINK che valorizza questi protagonisti, e una comunità che dimostra ancora una volta che lo sport vero nasce negli incroci, nei gesti, nelle mani che si tendono.

Domani corriamo tutti. Chi sul percorso, chi dietro un tavolo di ristoro, chi con lo sguardo rivolto alla mappa del lago. Ed è proprio lì, in quel cerchio d’acqua e determinazione, che il Garda – una volta ancora – racconterà la sua storia.

Articolo de L'Arena a questo LINK

 

John Benamati

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