
Se qualcuno si chiedesse a che punto siamo con i lavori al Rifugio El Signor, la risposta è semplice: in vetta alla passione, anche se il tempo continua a farci la guerra.
Sì, perché come ogni impresa firmata US Montebaldo che si rispetti – dalla corsa più estrema alla più tranquilla apericena – il meteo dev’essere tragico. Non piove mai: diluvia. Non è mai nuvolo: c’è nebbia da brughiera scozzese. E l'umidità? da bagno Turco ma in Italia.
Eppure… si va avanti.
Eravamo i soliti due gatti e un asino.
Io l’asino, ovviamente – con orgoglio. Perché l’asino è l’animale più sottovalutato del mondo: resistente, instancabile, concreto. E nelle lunghe distanze della vita, delle corse (e dei lavori in montagna), non c’è compagno migliore.
A farmi compagnia, il fidatissimo Luciano, socio, amico e rocciatore di razza, capace di salire su qualsiasi tetto come se stesse passeggiando su una cresta del Cerro Torre e il vice Presidente Andrea, ormai insostituibile mano destra.
Sotto la pioggia, imbragati come alpinisti in spedizione sull’Annapurna, siamo riusciti a montare il pannello fotovoltaico sul tetto del rifugio, scivoloso ed insidioso come una placca in alta quota. Un piccolo miracolo sotto la pioggia e nella nebbia fitta come la schiuma di una Guinness spillata male.

La prossima missione? Tinteggiare tutti i locali.
Ovviamente solo durante una tempesta. Con tuoni, fulmini e vento da nord-est. Perché se piove, è troppo facile. Se c’è il sole, non ci divertiamo. E se va tutto liscio... vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa.
Quindi, se pensate di unirvi a noi, sappiate che le condizioni ideali non esistono. Esiste solo la voglia di fare. E se siete gente che nei momenti peggiori tira fuori il meglio, allora siete già dei nostri. Vi aspettiamo al Panoramic trail di ottobre dove sicuramente cadranno anche le meteoriti.
Avanti tutta, anche con la nebbia in faccia e il fango sotto le scarpe.
Perché El Signor non sarà solo un rifugio: sarà una storia di ostinazione, amicizia e meteo infame.
John Benamati
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Commenti
Bella e simpatica cronistoria di un lavoro che, costi quel che costi, si doveva fare.
Complimenti
Forza ragazzi, state effettuando un lavoro egregio a favore di tutta la collettività. I miracoli riescono anche con le bizze del meteo. Avanti tutta fino al termine. BRAVI!!!!